CELESTE PRIZE 2015 – VII EDIZIONE – PREMIO INTERNAZIONALE DI ARTE CONTEMPORANEA

celesteCeleste Prize è un premio internazionale di arte contemporanea che ogni anno assegna 20.000 € in denaro ed interessanti benefits ad artisti emergenti e mid-career. Possono partecipare artisti, fotografi e creativi di tutto il mondo, senza limiti di età o esperienza. Il concorso, finalizzato alla promozione dell’arte contemporanea Italiana ed internazionale, prevede la realizzazione di un evento espositivo, di un catalogo di circa 70 pagine, tra immagini e testi critici, e l’assegnazione finale di cinque premi in denaro per un totale di 20.000 €. La mostra delle 40 opere e dei 3 progetti finalisti, la votazione e l’aggiudicazione dei premi si svolgeranno in Zona Ventura, Milano, novembre 2015.

La qualità, la ricerca, l’innovazione e la contemporaneità saranno i criteri fondamentali della selezione delle opere finaliste. L’opera presentata deve essere la massima espressione artistica del candidato, realizzata negli ultimi 36 mesi. Non è necessario che l’opera candidata sia inedita. Non c’è un tema speciale al quale attenersi.

Le selezioni avvengono in due fasi per garantire chiarezza e legittimità alle scelte: una prima fase, in cui la giuria composta da curatori e critici d’arte internazionale pubblica online le scelte delle opere finaliste; una seconda fase, in cui gli artisti finalisti stessi votano le opere decretando i vincitori.

ANSEL ADAMS – FOTOGRAFIA E PAROLE

“Fotografia. Un’austera e sfolgorante poesia dal vero.”

ANSEL ADAMS - OLD FATHFUL GEYSEROld faithful Geyser Yellowstone National Park, Wyoming 1942

 

Ansel_Adams_and_camera

Nel 1916, all’età di 14 anni, durante una vacanza con la sua famiglia allo Yosemite National Park, gli viene regalata la sua prima macchina fotografica, una KodakBrownie. La natura e la fotografia saranno da allora legate per sempre alla sua vita. La passione ambientalista traspare, peraltro, in tutte le sue opere.

OCCHIO VS MACCHINA FOTOGRAFICA

Ci sono varie analogie tra l’occhio e la macchina fotografica.

 

occhi vs macchina fotografica

In entrambi c’è una lente, nel caso dell’occhio è il cristallino, e c’è un foro che varia di dimensione in base all’aumentare e al diminuire della luce.

L’iride è simile al diaframma.

In entrambi troviamo una superficie sensibile alle frequenze luminose, la retina nel caso dell’occhio, ovvero il piano focale su cui giace la pellicola o il sensore, nel caso della fotocamera.

Facendo un ulteriore similitudine, nella retina ci sono i bastoncelli che percepiscono il rosso, il blu e il verde, similmente a quanto troviamo sui sensori di ultima generazione che sono costruiti su una matrice di fotodiodi ricoperti da un filtro buier sensibile, appunto, ai toni del verde del rosso e del blu.
I fotodiodi nella macchina fotografica sono raggruppati in quaterne, di cui una è ricoperta dal filtro blu, una dal rosso e due dal filtro verde. Quindi, quest’ultimo, è maggiormente presente rispetto agli altri colori perché anche sulla nostra retina i recettori del verde vi sono in quantità superiore, quindi anche il sensore deve riprodurne le sfumature con maggiore accuratezza.

matrice

Infine, evidenziamo che nell’occhio, l’immagine viene proiettata rovesciata sulla retina, grazie al cristallino, e analogamente, nel caso della macchina fotografica, sul piano focale avviene il rovesciamento per effetto della lente.

Prima di imparare a fotografare, bisogna imparare a guardare.

 

Edoardo Varotto